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Solstizio d'inverno 2012 - La Civiltà del vivere

Our Documents

AD  UNIVERSI  TERRARUM  ORBIS  SUMMI ARCHITECTI  GLORIAM



ANCIENT ACCEPTED SCOTTISH RITE
FOR THE MEDITERRANEAN
ORDO  AB  CHAO
ROSAE CRUCIS ORDO
MEDITERRANEAN JURISDICTION
SOLSTIZIO D’INVERNO 2012




Il Rito Scozzese Antico e Accettato per la Giurisdizione del Mediterraneo – Rosae Crucis Ordo Mediterranean Jurisdiction, ha celebrato la ricorrenza del Solstizio d’Inverno 2012 in un Convento allo Zenit del Mediterraneo. Hanno preso parte il Corpo Massonico Rituale, i Gran Maestri e i Maestri Venerabili della Mediterranean Grand Lodge, della  International Mediterranean Grand Lodge, della Gran Loggia Nazionale degli Antichi Massoni d’Italia, della Female International Mediterranean Grand Lodge e della Gran Loggia di Sicilia.



Documento of Supreme Council of the 33rd:. grade


of the Sovereign Grand Inspector Generals


of the ANCIENT ACCEPTED SCOTTISH RITE


for the Mediterranean Jurisdiction


ROSAE CRUCIS ORDO




LA CIVILTÀ DEL VIVERE




La comunità umana è attanagliata da una crisi che sembra avvilupparla in una morsa dai mille tentacoli, economici, politici, culturali, religiosi. La caduta del muro di Berlino, il disfarsi del blocco sovietico avevano creato l’aspettativa di una convivenza tra i popoli finalmente priva dell’incubo della guerra atomica. Ciò che invece si è determinato è stato un processo di natura profondamente diversa, caratterizzato dalla mondializzazione, dalla connessa finanziarizzazione della vita economica, dall’affermarsi di un policentrismo a geometria variabile come contraltare del tramonto di egemonie totalizzanti, in particolare dopo l’11 settembre 2001, in un panorama di instabilità assoluta che vede sempre nuove nubi addensarsi sul futuro sia prossimo che remoto. Integralismi ad arte alimentati, l’odio per tutto ciò che l’Occidente rappresenta, percepito come il male assoluto, diffuso presso un miliardo di aderenti alla religione islamica, il prorompere sulla scena di nuovi protagonismi di Paesi con tassi di crescita del PIL di tipo esponenziale, l’esposizione inesorabile alla povertà ed alla fame di intere aree africane, lasciate alla protervia di bande organizzate che sostituiscono gli Stati nazionali, sono i fattori che costituiscono lo sfondo per nuove minacce, per crisi sempre più radicali, in uno scenario di apparente ingovernabilità.

Il quadro dell’attuale situazione ci mostra, quindi, una crisi che sembra essere senza fine e che è la più grave degli ultimi due secoli: una crisi figlia delle dinamiche impazzite causate dagli abusi di alcuni poteri forti di tipo finanziario, che stanno riuscendo a portare a compimento il progetto di dividere tutti i poteri “classici”, sia nel seno delle organizzazioni internazionali come l'Onu, sia riducendo il ruolo di Paesi guida come gli Stati Uniti, mortificando le religioni, e inquinando anche la Massoneria. Una crisi provocata anche per l’arrivo delle nuove scienze, rigorosamente a disposizione di pochi, che stanno trasformando l’intero pianeta mentre l’uomo comune non è dotato degli strumenti idonei ad affrontarle. A ciò si aggiunge il costante e grande pericolo di un conflitto armato in diversi territori vicini e lontani, con prospettive di allargamento a livello mondiale di un crollo globale che appare inarrestabile.


Una stagione oscura

È una stagione oscura quella che ci troviamo ad attraversare. Una stagione che presenta, nonostante tutto, a fianco di molti lati negativi, anche segni che fanno ben sperare e che possono servire ad indicare una rotta da seguire anche dentro le nebbie odierne. Una rotta che possa condurre a un porto sicuro: quello dell’impegno per il bene comune, che per noi Massoni viene da lontano. Ma per giungere a destinazione bisogna lasciar cadere, come foglie morte, alcune convinzioni che ci porterebbero per altre strade, tutte sbagliate.

Fino ad oggi l’errore è stato nel credere che la cura del bene comune fosse compito esclusivo dell’istituzione chiamata Stato, alla quale soltanto spetterebbe il monopolio nel perseguirlo e assicurarlo. In realtà noi sappiamo che il compito di “operare per un giusto ordine nella società”, per il “bene dell’Umanità” appartiene da sempre anche alla Massoneria Universale.

Ancor più oggi è richiesto l’impegno dei Massoni, necessario per stare dentro le dinamiche vitali della società, nell’economia, nella cultura, nelle professioni, nel mondo del lavoro come dell’azione sociale, per tradurre in atto concreto la logica del “bene comune” senza subìre discriminazioni di sorta. È indispensabile, oggi più che mai,  sperimentare nuove e rinnovate forme di presenza sociale organizzata che consentano di dare visibilità e volto riconoscibile all’azione, che non può più essere esclusivamente “testimonianza”, fondata sui valori e sulle convinzioni, ma ricerca e consolidamento del dialogo e della fattiva collaborazione con tutti, a partire dagli uomini di buona volontà, senza rinnegare il dialogo con gli uomini di incerta volontà, convinti che così facendo daremo il nostro contributo a “mettere in moto tutte le possibilità” per raggiungere un equilibrio indispensabile a superare la crisi.

In questo momento storico è la ricerca e l’applicazione dell’equilibrio che può produrre una svolta: ci sono “mali” che indubbiamente devono essere condannati e distrutti, ma guai a usare l'esistenza del male inattaccabile come alibi per l’inazione e per giustificare coloro che ritengono di possedere il diritto illimitato d’imporre la loro definizione di valori.


Anche oggi, tempo di gran confusione, non si può fare a meno di notare come il mondo continui ad essere spaccato in due fronti, con all’interno svariati gruppi di potere/controllo/pressione: il modello occidentale e quello oligarchico russo connesso al sistema asiatico. Le forze in campo sono titaniche ed altrettanto elaborate le strategie che tendono al dominio incontrastato. La complessità delle variabili e la velocità delle oscillazioni impediscono, troppo spesso, una facile decifrazione degli avvenimenti: le azioni vengono dirette su più livelli e le trasversalità rendono incomprensibili le ragioni che le hanno promosse.

Un primo livello sul quale si scontrano è quello energetico, la battaglia è a tutto campo, parte dal continente mediorientale e, estendendosi in Europa, raggiunge le Americhe e l’Asia.

Un secondo livello è rappresentato dalla sovranità dei popoli, sempre più compromessa dalle strategie che ambiscono a concretizzare e a dar forma alla profezia del “villaggio globale”.

Il terzo livello è quello cruciale, rappresentato dalla grande opportunità della “rete”, il contenitore nel quale i popoli stanno confluendo in maniera volontaria e autonoma, ingannati da un Eldorado che nasconde il più grande strumento di controllo e di pressione di tutti i tempi (la conferenza a Dubai, Itu, conclusasi il 14 dicembre scorso ha visto lo scontro tra le due fazioni di cui abbiamo parlato, ed hanno visto prevalere la logica e gli interessi della cordata asiatica).

Le due fazioni operano simultaneamente sui tre livelli con tutte le armi a loro disposizione, rappresentate da:

1) gruppi industriali, “internet company”, banche d’investimento, divenute oramai degli organismi sovranazionali, dei veri e propri strumenti operativi, che trasversalmente operano nel mondo;

2) organismi sovranazionali, “istituzionali” che, pur non possedendo l’autorità sovrana sui popoli, accompagnano tale logica, ovvero quella della standardizzazione diversificata dell’individuo.

La situazione economica deprimente è solo una conseguenza del processo di riorganizzazione del sistema produttivo e sociale. La velocità delle innovazioni introdotte necessita, per la loro propagazione tra i popoli, del naturale tempo per la loro assimilazione. Le unità di misura, utilizzate come base di calcolo di tutta l’operazione, sono gli anni.


Le forze massoniche internazionali e nazionali hanno subìto in anticipo la polverizzazione istituzionale e la conseguente disaggregazione, palesandosi nell’incapacità d’incidere positivamente nella società. Elemento che trova conferma nella circostanza che la stragrande maggioranza della popolazione viene regolamentata dalla minoranza, maggiormente organizzata e strutturata.

I popoli si evolvono all’interno di una logica di tipo circocentrico, dove la loro libertà individuale e collettiva rappresentano  il centro. La circonferenza di tale cerchio è composta da quelle forze sovranazionali che con loro decisioni modificano a monte le regole del gioco relegando il centro, ovvero i popoli, ad un ruolo passivo.

La Massoneria non può esimersi dal cogliere l’opportunità di schierarsi a sostegno della società. Ciclicamente, quando è servito, il Corpo massonico è stato capace di contribuire al bene dell’umanità utilizzando tutti gli strumenti in suo possesso.

Avviando un processo di convergenza e di ricongiungimento dei Fratelli di buoni principi, sparsi per il mondo, quelli che intendono operare per il “bene dell’umanità”, si può avere  la forza di contrastare prima e neutralizzare dopo gli effetti prodotti dal modello Biomediatico (populismo e mistificazione della verità) rilanciando il Nuovo Umanesimo come paradigma di base per la collettività.

Il processo globalizzante ha coinvolto e coinvolge tutt’ora gli Stati, trovando nella concentrazione del potere (economico e sociale) il primario strumento operativo, supportato da una potenza finanziaria che nella storia non trova precedenti.

L’Istituzione Massonica può avere la capacità di farsi carico della responsabilità di supportare un modello di sviluppo compartecipativo fondato sulle idee del Nuovo Umanesimo. Questo processo non può non partire che dal Mediterraneo, cioè dal  cuore di tutte le Civiltà in tutte le epoche.

Per l’Umanità intera oggi l’unica via d’uscita è la costruzione di una Comunità del e per il Mediterraneo, perché solo attraverso la convergenza del Mediterraneo in un unicum si possono mettere insieme le religioni monoteiste, l’Europa, l’Africa e un pezzo di Asia. Nella nuova convivenza può nascere una vera Capitale del mondo.

L’obiettivo di una Fratellanza Mediterranea, il progetto che la Massoneria Universale sia protagonista di questa unificazione del Mediterraneo, sono esiziali per l'esistenza della stessa Massoneria. Occorre operare per creare un’unica identità della Massoneria per potere espandere il progetto di unificazione in tutto il resto della società mediterranea, considerando che il progetto e la rete di questo progetto deve essere pronta prima che crisi e conflitti più coinvolgenti travolgano ogni cosa.

Occorre, pertanto, essere consapevoli che la Massoneria, per essere “guida”, ritorni ad essere “forte” nel mondo, e che sia contemporaneamente spirituale e speculare. La specularità della Massoneria non raggiunge obiettivi se non c’è Massoneria spirituale.

Il progetto per la convivenza dei popoli nel Mediterraneo e nel mondo è il Nuovo Umanesimo. È l’unico progetto sociale che può riunire popoli diversi, partendo dal Mediterraneo per raggiungere tutti i Paesi della Terra.

Sono quarant’anni che la Massoneria non è punto di riferimento. La Massoneria è stata incisiva nell’era industriale perché l’Inghilterra aveva influenza in Europa. Negli Stati Uniti, nell’era moderna, la Massoneria è stata piattaforma di cambiamenti perché riusciva a diramare ovunque i suoi principi. Oggi si deve costituire un’altra Massoneria, che è quella del Mediterraneo, la sola che può essere in grado di unire e non dividere.


Il 2013 dovrà essere l’anno in cui si porranno a verifica le progettualità possibili. L’anno in cui le proposizioni costruttive dovranno trasformarsi in fatti concreti. Dovrà essere questo un SOS imperativo per quanti credono ancora in quei Valori che hanno fatto la Civiltà del Vivere, Valori che dovranno tornare ad essere le fondamenta di una nuova Costruzione per l’Uomo, per chi crede ancora che una svolta alla disumanizzazione attuale possa ancora ottenersi e per chi crede che il “bene comune” non sia soltanto un’utopia.

Il Rito Scozzese Antico e Accettato per la Giurisdizione del Mediterraneo, Rosae Crucis Ordo, dedicherà le proprie energie affinché il “dire” diventi “fare” e affinché l’Uomo, la persona, riacquisti la sua vera dignità e non rimanga un numero nella massa, nella convinzione che si può superare il limite delle cose materiali avendo chiara nella coscienza la brevità della vita e la certezza della morte, nella convinzione che l’Uomo riuscirà ancora una volta a risollevarsi, trovando nell’intimo della propria coscienza la forza di ricominciare e ricostruire con la solidarietà di tutti.

Il nostro mondo di fronte agli attuali sconvolgimenti ha bisogno di un governo delle culture che renda praticabile la convivenza tra le Civiltà, con l'ausilio determinante del pensiero filosofico, culturale, economico e sociale del Nuovo Umanesimo. Il patrimonio dell'Umanità deve essere governato umanisticamente: lo Spirito del singolo Uomo deve incidere sulla crescita di tutti gli Uomini. Riteniamo di enorme importanza l'unione delle principali Scuole di pensiero.

Il nostro agire deve essere quello della comprensione per la persona, che rispecchia nel suo essere le qualità di intelligenza e di potere.

Il Rito Scozzese Antico e Accettato per la Giurisdizione del Mediterraneo, Rosae Crucis Ordo, si adopererà con un rinnovato vigore, richiesto dalla novità e complessità dei problemi odierni, per creare nelle popolazioni la solidale apertura verso gli altri, verso i diversi, affermando i valori del dialogo e della tolleranza reciproca. Ognuno deve esprimere se stesso senza nessun tipo di violenza, senza voler imporre verità precostituite.

Queste sono le condizioni indispensabili per una pacifica convivenza nel mondo, dove le Civiltà devono riscoprire e attuare la “Civiltà del vivere”.

Il 2013 sarà l’Anno del coraggio: si dovrà comprendere che corruzione e dispotismi uccidono principalmente lo sviluppo.

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